Auguste Agassiz (a sinistra) and Ernest Francillon (a destra), padri fondatori di Longines
Auguste Agassiz fonda il proprio laboratorio insieme ai suoi colleghi orologiai nel villaggio svizzero di St-Imier. Senza elettricità, acqua corrente e mezzi di comunicazione oltre alla diligenza, Agassiz e i suoi orologiai hanno una missione. Una visione: distinguersi e spiccare in termini di qualità.
Riconoscendo la necessità di qualcuno che condividesse la sua visione, Agassiz coinvolge suo nipote nell'impresa. Il giovane Ernest Francillon non ha alcun timore, anzi è attratto dalla nuova era dell'industrializzazione, ritenendo sia l'unica strada da percorrere. Svolgerà un ruolo cruciale nell'evoluzione del brand.
Ispirato da questa convinzione, Francillon converte il laboratorio dello zio in una nuova fabbrica. Dal 1867, artigiani di talento lavorano insieme sotto lo stesso tetto, aiutati dalle macchine. Longines è uno dei primi brand orologieri svizzeri ad automatizzare il processo di produzione dei propri orologi. Introducendo l'utilizzo di turbine idroelettriche, la Maison migliora la qualità dei propri componenti, producendo segnatempo di alta qualità e precisione.
Situata a Saint-Imier, la fabbrica è stata costruita nella località Les Longines ("prati allungati"). È proprio questa località che dà il nome al brand. Da allora, la fabbrica Longines è rimasta sempre nello stesso luogo.
All'apertura della fabbrica, gli orologi Longines presentano già il logo dalla clessidra alata e un numero di serie come garanzia di autenticità e protezione contro la contraffazione. Dal 1880, il nome del brand viene depositato in Svizzera, mentre il logo viene registrato nel 1889. Nel 1893, godono entrambi di una protezione mondiale grazie alla registrazione presso L'Ufficio internazionale per la tutela della proprietà intellettuale, precursore dell'attuale OMPI. Longines è il più antico marchio depositato presso l'OMPI ancora in attività. Nonostante la sua grafica si sia leggermente evoluta nel tempo, la clessidra alata di Longines è in uso costante dal 1867.
Dalla sua nascita fino a oggi, Longines ha sempre avuto uno stretto rapporto con il mondo dei cavalli. Infatti, il primo movimento cronografico di Longines del 1878 viene inserito in una cassa con l'incisione di un fantino e del suo cavallo.
Questi cronometri vengono avvistati negli ippodromi americani intorno al 1880 e si rivelano particolarmente popolari sia tra i fantini che tra gli appassionati di cavalli. Non deve stupire che Longines sia stata coinvolta così presto nel mondo dell'equitazione. Le due realtà condividono gli stessi valori. Definite da una lunga tradizione, hanno anche in comune il fatto di distinguersi per prestazioni ed eleganza.
Nel 1912 Longines promuove il suo primo concorso di salto a ostacoli a Lisbona, in Portogallo. Un legame con gli sport equestri che dura ancora oggi. Nel corso degli anni Longines supporta innumerevoli competizioni equestri grazie alla qualità e all'affidabilità dei propri cronografi e dei propri strumenti.
Longines sviluppa anche i primi tabelloni luminosi con i tempi rotanti per i Campionati Mondiali di Sci Nordico di Zakopane del 1962, seguiti da nuovi cronometri sportivi interamente elettronici nel 1968 e da nuovi dispositivi che permettono la visualizzazione in tempo reale dei risultati sportivi sulle televisioni di tutto il mondo nel 1971.
Dal 2006 Longines è il partner e cronometrista ufficiale della Federazione Internazionale di Sci (FIS). Il brand dalla clessidra alata continua a cronometrare le competizioni sciistiche più famose e fornisce un supporto imprescindibile per la gestione dei risultati in tutti gli eventi della Coppa del Mondo e dei Campionati Mondiali di sci alpino.
Sciare sulle montagne innevate è uno degli sport più popolari della Svizzera, paese d'origine di Longines. Nel 1924 il marchio cronometra la sua prima gara di sci in Svizzera. Qualche anno dopo, i dispositivi di Saint-Imier cronometrano i Campionati Mondiali di Sci a Chamonix (Francia). Nel 1939 Longines presenta un cronometro da sci con un movimento ad alta frequenza e lancetta rattrapante, in grado di misurare il decimo di secondo.
Per un Campionato di Sci a Crans-Montana (Svizzera) nel 1945, Longines introduce una barriera a cellule fotoelettriche sul traguardo. Una rivoluzionaria innovazione tecnica che attiva i pulsanti del cronografo quando uno sciatore taglia il traguardo. Cinque anni più tardi, Longines sviluppa un altro dispositivo innovativo per il cronometraggio delle competizioni sciistiche alpine: i cancelletti elettromeccanici. Utilizzati per la prima volta ai Campionati Mondiali di Sci Alpino di Aspen nel 1950, i cancelletti elettromeccanici registrano sia il tempo di partenza che di arrivo e sono attivati dal semplice passaggio del concorrente.
Nel gennaio 1949, automobili provenienti da tutta Europa partecipano alla prima edizione del Rally di Monte Carlo dopo la Seconda guerra mondiale. Il cronometraggio viene affidato a Longines, un compito conservato per più di 30 anni. Nel 1955, il marchio di Saint-Imier lancia uno speciale dispositivo di stampa a punzoni, chiamato Printogines. Dotato di un orologio con una riserva di carica di 8 giorni, permette ai concorrenti di timbrare la scheda di controllo a ogni checkpoint lungo gli oltre 5000 km del percorso.
Il dispositivo, efficace e affidabile, determina i tempi di vittoria ufficiali sulla base dei passaggi del pilota registrati a ogni checkpoint. Lo strumento è talmente utile che viene ufficialmente designato per cronometrare tutti i rally più famosi del periodo (tra cui la Coupe des Alpes, il Rally di Gran Bretagna, il Rally del Portogallo, il Rally dei Mille Laghi in Finlandia, il Rally dell'Acropoli in Grecia e il Rally della Costa d'Avorio in Africa).
L'ex presidente della Federazione Francese di Ciclismo, Jean Pitallier, cronometra personalmente ogni edizione del Tour de France dal 1973 al 1980 con un paio di cronometri ad alta frequenza e lancetta rattrapante Longines (ref. 7411).
Nel 1951 Logines viene chiamata a cronometrare il più importante evento ciclistico del mondo: il Tour de France. La gara attraverso la Francia è l'occasione perfetta per testare un nuovo sistema che combina una fotocamera posta all'arrivo con un dispositivo che registra il tempo di ogni concorrente su pellicola. Questo sistema di cronometraggio risolve il problema del fotofinish, quando venivano seguiti da vicino i concorrenti che raggiungevano il traguardo quasi contemporaneamente.
Gran Premio F1 Belgio 1967: Graham Hill (Regno Unito) su Lotus 49.
Nel 1949 Longines introduce il Chronocaméra, uno strumento completamente automatico che restituisce i tempi fotografati e in grado di misurare fino al centesimo di secondo. Il dispositivo è talmente performante che la Federazione Internazionale dell'Automobile lo certifica nel 1950.
Nello stesso anno, la stagione inaugurale della Formula 1, Longines cronometra il celebre Gran Premio di Monaco e le 500 Miglia di Indianapolis negli Stati Uniti, ma anche le gare di Formula 1 a Barcellona (Spagna), Buenos Aires (Argentina), Spa (Belgio) e Zandvoort negli anni successivi.
Nello stesso anno, la stagione inaugurale della Formula 1, Longines cronometra il celebre Gran Premio di Monaco e le 500 Miglia di Indianapolis negli Stati Uniti, ma anche le gare di Formula 1 a Barcellona (Spagna), Buenos Aires (Argentina), Spa (Belgio) e Zandvoort negli anni successivi.
Questa collaborazione sottolinea l'ingegnosità e la precisione degli strumenti di cronometraggio Longines.
Dal 1962 Longines è anche sponsor e cronometrista ufficiale dei Giochi del Commonwealth. A ogni edizione, i cronometristi Longines, i marcatori, gli specialisti sportivi e i gestori di dati Longines mettono la propria esperienza e i propri dispositivi a disposizione delle federazioni sportive e dei talentuosi atleti di tutto il Commonwealth.